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Discendente da una famiglia di costruttori di organi da chiesa (…il loculo di famiglia la cui scritta in latino inizia con Michele Tronci datato 1701..), Luigi Tronci nasce a Fiesole (Fi) nel 1935.
Fin dall’età scolare porta avanti lo studio della musica frequentando la locale scuola musicale sotto la direzione del M° Bina, successivamente studia pianoforte sotto la guida del M° Rinaldi, infine approfondisce gli studi con la Prof.ssa Bice Baldacci, raggiungendo il livello del 5°/6° anno fuori conservatorio.
E’ poi il nonno paterno, Benedetto Tronci (allora alla guida della A&B f.lli Tronci e della UFIP srl. in qualità di presidente), a provvedere alla preparazione culturale e musicale di Luigi, sia per quanto riguarda la storia e la costruzione degli organi da chiesa che per la produzione di strumenti musicali a percussione, settore in forte sviluppo a quell’epoca.
Luigi Tronci dedicava molte ore di lavoro nella sede della A&B f.lli Tronci e della UFIP srl. L’essere a contatto con i capi officina, in particolare con il Sig. Paris Venturi e il Sig. Angiolino Quercioli, fu molto importante. Grazie a loro ebbe le nozioni teoriche e pratiche sulle varie metodologie circa la ricerca sul suono applicate alla costruzione di diverse tipologie di strumenti musicali a percussione in metallo (bronzo, ottone, ferro, alluminio), e in legno.
Negli anni ‘60 inizia a stabilire contatti con musicisti di ogni ordine e grado e con i teatri stabili. Di questo percorso che abbraccia sessanta anni di incontri con artisti nazionali ed internazionali, vi è un’ampia documentazione custodita negli archivi UFIP srl.
Questa documentazione riguarda l’attività promozionale, la vendita, la progettazione e la ricerca. Ha partecipato a svariati Saloni Internazionali di Francoforte, a Saloni Internazionali SIM di Milano, di Pesaro, Rimini, Perugia Classico. Attualmente tiene lezioni e seminari presso scuole, ed è spesso ospite di trasmissioni televisive, conferenze e convegni, diffondendo il suo sapere e condividendo la sua lunga esperienza quale importante valore da trasmettere. Grazie a questo notevole trascorso, Luigi Tronci annovera una vasta collezione di strumenti a percussione: ereditati, acquistati e avuti in donazione.
L’idea era quella di costituire una Fondazione quale centro di documentazione, percorso museale e luogo vocato alla formazione. Idea, e sogno, che si realizzò nel 2008, in onore della città di Pistoia, degli antenati organari e della UFIP srl.
E’ un percussionista, compositore e costruttore di casse acustiche e sculture sonore. Comincia ad approcciarsi alla musica ed alle percussioni all’età di quattro anni. Ad undici viene ammesso al Conservatorio, dove, sotto la guida del maestro Filippo Lattanzi, conseguirà il Diploma accademico tradizionale con votazione 10 e lode. Nel corso degli anni ha ampliato la sua formazione studiando con musicisti di fama internazionale quali: Ed Saindon, Eric Sammut, Michael Rosen, Chris Lamb, Nick Woud, Michael Burritt, Mark Braafhart, Jojo Mayer, Horacio Hernandez e Marco Pacassoni.
Da sempre appassionato al mondo dell’ Hi-Fi all’età di venti anni inizia la sua formazione nell’ambito dell’ingegneria del suono e della progettazione audio. Nel 2016 fonda a Bologna la Togi sound, piccolo brand artigianale di diffusori passivi e sculture sonore composte sempre da altoparlanti.
La sua formazione ed il suo carattere eclettico gli permettono di suonare in diversi contesti, dalla musica classica come percussionista in orchestra o come marimbista e vibrafonista solista, al jazz ed alla musica improvvisata collaborando con svariati artisti e collettivi.
CONTATTI
sito web: www.avworks.it
email: ant_valente@yahoo.it
cell: 3277074867
La passione per la musica e il piacere di lavorare su una materia viva come il legno sono le motivazioni che spingono Mauro Morini a progettare e costruire strumenti musicali in modo totalmente artigianale, ricercando sonorità diverse dagli standard presenti sul mercato, selezionando accuratamente i materiali più adatti, e cercando le geometrie migliori per ogni modello di cajon. La continua ricerca di nuove sonorità lo spinge a progettare nuovi strumenti musicali, ampliando così le possibilità creative di chi li suona. I cajon di Alma Cajon sono due strumenti in uno: cajon in stile peruviano e cajon flamenco. Queste due sonorità, che derivano da due mondi musicali distinti, sono ottenute grazie alla possibilità, mediante un sistema meccanico, di attaccare e staccare la cordiera presente all’interno dello strumento. I suoi cajon sono studiati per essere molto versatili: in molte occasioni possono essere il sostituto della batteria, grazie alla possibilità di regolare la cordiera, e tutti i modelli di cajon hanno la tapa a spessore variabile (questo particolare li rende sensibilissimi al tocco, oltre che spostare il suono grave verso l’alto). In alcuni modelli di cajon sono presenti, incastonati nel legno, due piccoli cristalli Swarovski®, proprio per dare importanza ai particolari. Tutti gli strumenti Alma Cajon sono costruiti in maniera totalmente artigianale e con essenze di prima qualità certificate dal marchio SFC® per la tutela dello sfruttamento del patrimonio forestale.
Tel. +39 339 6780 475
Collabora con la UFIP dal 1989. Batterista, pianista, compositore, cantante ha sempre difeso l’orgoglio italiano e da sempre suonato solo piatti Made in Pistoia che siano UFIP o prototipi realizzati dalla maestria e conoscenza di Damiano Tronci. È stato legato per anni al marchio Tamburo per le batterie e recentemente ha ideato un rullante molto particolare che ha preso vita grazie ad uno dei liutai più attenti, capaci e innovativi dei nostri giorni, Hidde Heydendael il Padre dell’universo Seasonpercussion. Luigi Tronci è sempre stato per me un secondo “babbo” e a lui devo tanto in fatto di conoscenza approfondimento e stimoli. La Fondazione è per me il paese dei balocchi, ed è nostro dovere lavorare per difendere e divulgare questo raro patrimonio di strumenti e storie centenarie. Daniele Picchi suona in varie formazioni che vanno dal duo a formazioni più numerose in base alle richieste di generi musicali diversi. Ha suonato con Fulvio Sisti, Stefano Onorati, Vittorio Alinari, Vincent White, Dimitri Espinoza, Roberto Luti, Bobo Rondelli e molti altri. Ha collaborato con Michael Kamen, Renato Zero e Phil Palmer. Suona con piatti UFIP, batterie Tamburo, rullante Seasonspercussion e bacchette LANTEC
Percussionista, batterista e ricercatore pistoiese diplomato in Strumenti a Percussione con il massimo dei voti e la Lode. Nel 2012, alla HEM de Genève (Svizzera), inizia lo studio e la ricerca sulla ritmica indiana. Studia Matematica all’Università di Firenze. È discepolo di Konnakkol di Vidwan B.R. Somashekar Jois (World Konnakkol Academy, India) e di Mridangam di Vidwan Dr. Patri Satish Kumar (India). Nel 2017 crea il DUOroboros (duo violoncello- voce e percussioni), specialmente dedito al repertorio contemporaneo. Fa parte dell’Ensemble degli Intrigati, specializzato nella musica contemporanea e vincitore del Primo Premio nel concorso internazionale di musica contemporanea 2021 della Musikakademie Rheinsberg (Germania). Lavora con l’ensemble di musica contemporanea GAMO e con diverse orchestre e gruppi da camera collaborando con importanti compositori e direttori (Pierre Hantaï, Roland Böer, Jan Latham-Koenig, Alessandro Solbiati, Mauro Montalbetti, Ari Ben-Shabetai…). Dal 2014 collabora con la compagnia teatrale Lombardi-Tiezzi come consulente musicale, arrangiatore e percussionista esibendosi in RAI, al Piccolo di Milano, al Teatro India di Roma. Partecipa a progetti indipendenti di musiche originali come batterista. Portavoce in Italia della World Konnakkol Academy, nel 2020 fonda Konnakkol Italia.
Appassionato di viaggi, amante della natura e delle culture del mondo, nonché di fotografia e musica (soprattutto il “Soundscape”). Ricercatore di sonorità suggestive ed “introspettive”, soprattutto canti e musiche sacre/sciamaniche. Con oltre un venticinquennio di viaggi, esplorazioni e lavoro in paesi definiti del sud, presenta alla Fondazione Tronci eventi volti a far conoscere popoli distanti dalle nostre culture che, anche grazie alla globalizzazione, non sono più così lontani.
Gennaro Scarpato, eclettico batterista e percussionista partenopeo, vanta collaborazioni nel mondo del pop con: Edoardo Bennato (1998- 2008), Anna Oxa (2009-2013), Alex Britti, Irene Grandi, Enrico Ruggeri, Angelo Branduardi, Nada; nel mondo del jazz con: James Senese, Marco Zurzolo, Solis String Quartet, Sandro Cerino, Eric Marienthal, Giovanni Falzone; nel mondo della world music con: Arsenne Duevi, Giovanni Venosta, Enzo Avitabile, Roberto Zanisi, Capone & Bungt Bangt…. È inoltre l’ambasciatore della Fondazione Luigi Tronci di Pistoia, dalla cui collezione ogni volta seleziona e allestisce un vero e proprio circo delle meraviglie percussive da tutto il mondo. Collabora con Musicamorfosi dal 2001. Fondatore della Band HILLSIDE power trio, insieme a suo fratello Giuseppe Scarpato, dei TriAd Vibration e dei LiNk.
www.musicamorfosi.it/produzioni/tam-tam www.musicamorfosi.it/produzioni/sandokan-remixed
Pistoiese da generazioni, una formazione artistica in design industriale e metalli presso il liceo della città, la sua passione per la chimica di base e materie umanistiche lo hanno portato nel 2010 ad appassionarsi agli strumenti musicali. Scavando nel web ha trovato le informazioni necessarie per realizzare il suo sogno, costruire un Handpan. Dal 2018 ha dedicato mente, corpo e anima a sperimentare le possibilità della lamiera scolpita. Dopo anni di ricerca ha trovato la forma per imprimere alle sue creazioni il tratto distintivo dell’artigiano. La sperimentazione per Matteo non finisce mai: ancora oggi è alla ricerca di nuove forme, tecniche e materiali su cui modellare le sue sculture sonore. La passione per la musica tradizionale del West Africa gli ha permesso di avere un alfabeto basilare per potersi muoversi nei linguaggi musicali più comuni.
Master di Tumbadora, ha fede nel divenire sincretico della essenza identitaria col patrimonio Afrocubano come cultura e religione, oltre che alla propria di origine. È Babalawo (Baba Eyógbe iniziato alla Regla de IFÁ), Babalocha (Omo-Shangò iniziato alla Regla de Òcha), e Omoalaña (sacerdote dei tamburi Batà) giurato alla Regla de AYÁN (Añá, Pulsazione Cosmica). Session man dagli anni ’80, si esibisce e collabora con: Ray Charles, Isaac Delgado, John Zorn, Lazaro Ros, Goyo Hernandez, Conjunto folklorico nacional de Cuba, Muñequitos de Matanzas, Rumberos de Cuba, Abbilona (master of batá), L.Dalla, E.Ramazzotti, A.Bocelli, E.Bennato, NCCP, Stewart Copeland, Nino D’angelo, Paco de Lucia, R.Cocciante, Mina, Yorubandabo, R.Carosone, Orchestra jazz partenopea, R.Arbore e L’Orchestra Italiana; NeaCò Neapolitan contamination. Insegna al Saint Louis College of Music di Roma e a Napoli. Saranno disponibili, tramite Seasons Percussion, notizie e training professionali inerenti alla cultura “Afrocentrica” (Batà Afrocubanía).
Nato ad Ancona nel 1977, Luca Mattioni è un percussionista molto attivo nel panorama musicale italiano. Con un’esperienza pluridecennale, è specializzato nelle percussioni afrocubane e afrobrasiliane. È presente in numerose formazioni che spaziano dalla musica latina al funky soul/disco ’70, passando dal soul/jazz alla bossa nova ecc… Svolge un’intensa attività didattica da 20 anni, ed è fondatore nel 1999 di Mao Branca, una delle prime street band in Italia di percussioni brasiliane (afro-pop, samba-reggae). Ha all’attivo più di 2000 concerti in Italia e all’estero. Ha registrato le sue percussioni in più di 30 progetti discografici. Ha collaborato come turnista live e in studio di registrazione con vari artisti di fama nazionale ed internazionale fra cui Edoardo Vianello, Joyce Elaine Yuille, Jhelisa Anderson, Heston Francis, Loretta Grace, Peter Erskine, John Abercrombie, Walter Martino e tantissimi altri. Dal 2016 è artista ufficiale della Bomap Music entrando nella famiglia dei percussionisti della nota azienda californiana Gon Bops. È fondatore CEO di perktalk.info, primo portale italiano dedicato interamente al mondo delle percussioni.
Alessandro Balestrini, originario dell’Isola d’Elba, sta diffondendo in Italia, insieme ad altri musicisti, il metodo Ritmo con segni. I suoi laboratori prevedono l’interazione tra musicisti di qualsiasi livello di esperienza musicale. Utilizza il ritmo con segni anche in contesti di laboratori per bambini e persone diversamente abili. Insegna percussioni presso l’Officina della Musica (Isola d’Elba), e collabora come percussionista con artisti e gruppi musicali, spaziando tra musica popolare, jazz, e musica d’autore. Ha studiato percussioni afro-cubane con Giovanni Imparato, attualmente con Luca Mattioni, e ha avuto modo di approfondire i linguaggi musicali afro-latini a seguito di alcuni viaggi in Spagna, Cuba, Perù e Capo Verde.
Studia musica fin da bambino: prima pianoforte classico, poi pianoforte moderno con Walter Savelli, poi dal 1995 le percussioni e il didjeridoo. Dal 1996 al 2003 suona percussioni e didjeridoo come performer nelle più grandi discoteche d’Italia e in eventi di musica per meditazione e danza. Nel 2008 si forma nella facilitazione del Drum Circle secondo il metodo di Arthur Hull, con il suo fondatore in persona, ed inizia a portare questo metodo nelle scuole, in associazioni, a gruppi speciali, nelle aziende. Nel 2017 diventa primo ed unico insegnante abilitato in Italia a trasmettere il metodo di facilitazione di Arthur Hull/Village Music Circles. Il suo training di facilitazione è accreditato al MIUR. Ha una formazione in pratiche olistiche, Costellazioni Sistemiche e Familiari, Risoluzione del Trauma, che caratterizza il suo lavoro con il Drum Circle nel dare un’attenzione speciale al benessere emozionale dei partecipanti. Adora creare musica sul momento, mentre intanto continua a studiare – in modo amatoriale – tecniche tradizionali.
Cresciuto a New York, comincia a suonare batteria e percussioni all’età di 14 anni. In questo periodo suona in un collettivo Jazz e, grazie a due maestri percussionisti, viene introdotto alla scuola musicale afro-cubana. Dopo un periodo di lavoro come falegname specializzato nel sud dell’Olanda e lo studio di falegnameria navale ad Amsterdam, nel 1999 realizza i primi tamburi. Dal 2009 lavora in modo strutturato e continua a studiare e a cercare di perfezionare il suo modo di produrre strumenti e crea il marchio Seasons Percussion. “Costruire tamburi è un percorso che ha unito l’amore per la musica e la sfida tecnica inerente la realizzazione di uno strumento. Dedico molta attenzione alla scelta del legname e prediligo essenze autoctone. Acquisto piante dai boscaioli pistoiesi che faccio tagliare in tavole dello spessore necessario e lascio stagionare per almeno cinque anni. Dopodiché il legname è pronto per essere lavorato. Commissioni di 2 o più strumenti che sono destinati a suonare insieme, vengono realizzati con tavole che provengono dallo stesso albero. Questo perché la pianta, durante la fase di crescita, subisce tensioni dovute alla qualità del terreno dove risiede e ad altri innumerevoli fattori. Le tensioni provocano nel legno caratteristiche che si ripercuoteranno poi sul suono degli strumenti, ecco perché ogni set che costruisco deve provenire dallo stesso albero! In questo modo ogni strumento che nasce dalle mie mani è un pezzo unico. Il suono di ognuno di essi è determinato anche dal tipo, lo spessore e la tesa della pelle, caratteristiche, queste ultime, molto importanti per ottenere le migliori performance sonore. Ci sono pelli animali e pelli sintetiche: preferisco le prime perché offrono un suono più caldo e pastoso, ma il continuo sviluppo della tecnologia ha portato alla creazione di pelli artificiali in grado di offrire performance sonore di altissimo livello. Dopo più di 20 anni di esperienza sto creando quelli che credo siano tra i migliori tamburi che si possono trovare sul mercato. Il valore aggiunto nelle mie percussioni risiede sia nella qualità dei fusti, che nelle meccaniche di accordatura da me progettate, realizzate e montate. Endorser e collaboratore per il marchio “Seasons Percussion”, Giovanni Imparato.
Dedito alla sperimentazione continua, con particolare attenzione al recupero di materiali costruttivi, al restauro e alla riparazione di strumenti musicali e oggetti in legno, è artigiano, musicista e costruttore della linea di percussioni artigianali Papecajon (marchio registrato). Dalle sue ricerche di sonorità uniche e rigorosamente artigianali sono nati diversi modelli di Cajon, Shaker e altri strumenti a percussione (fra cui le Washboard, percussione tradizionale della musica Blues di cui è unico costruttore in Italia). A fianco della sua attività di artigiano e ricercatore del legno, è percussionista e batterista da quasi 20 anni in diversi gruppi della provincia di Pistoia. Dal 2007 al 2009 fa esperienza in Costa D’Avorio (Africa) di costruzione di strumenti e pratica musica tradizionale africana. Nel 2021 è stato insignito del riconoscimento di Artigiano OMA dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, “vista la qualità e l’alto pregio delle sue produzioni”.
Antonio Gentile nasce a Firenze il 6/4/1961 e si avvicina al mondo delle percussioni all’età di 16 anni. Diventa allievo di Karl Potter con il quale inizia lo studio delle percussioni afrocubane. Studia teoria musicale con Bruno Tommaso. A venti anni inizia un’attività artistica equamente divisa tra il jazz, musica latina e pop. Collabora con artisti e gruppi quali Gabriella Ferri, D-note, Vili Lakatos, Mambo Kids, Urban Funk, Canela, NaMyE, Anna Maria Castelli. È fondatore e co-leader di formazioni storiche tra cui Off Beat, Icnusa, Bluesource, Guararé e World Duo. Ha avuto come ospiti nei suoi spettacoli artisti del calibro di Billy Cobham e Tullio de Piscopo. È attivo nella didattica da più di trent’anni. Elabora una propria metodologia didattica che diffonde tramite il programma di studi Percussion Master® pubblicato nei manuali della collana omonima i cui titoli sono: Djembé e percussioni africane, Congas e percussioni afrocubane, Samba e percussioni afrobrasiliane, Cajon e cajon add-ons e Maracas e piccole percussioni. È tra i fondatori del magazine mensile DrumsetMag sulle cui pagine scrive di strumenti e di cultura delle percussioni. Nella didattica porta avanti programmi destinati all’educazione musicale e al ritmo per bambini, adolescenti e adulti. Conduce laboratori nella scuola pubblica per alunni della scuola primaria, secondaria e superiore, comunità e gruppi di vario tipo. In Italia è tra i pionieri dell’utilizzo della musica e delle percussioni nella formazione aziendale e nell’empowerment di gruppi e comunità.
Dagmar Bathmann, nata in Germania e pistoiese di adozione, è violoncellista e cantante del DUOroboros, docente presso l’Accademia Musicale di Firenze e docente privata a Pistoia. A chi ama cantare e desidera realizzarsi vocalmente insegna i segreti di un uso della voce sano, efficace e sostenibile. Offre lezioni individuali e laboratori per cantanti e attori basate sul Metodo Funzionale della Voce di Eugen Rabine per permettere alla voce di diventare quello che è: strumento primario di espressività umana, portatrice di identità e mezzo di comunicazione immediata tra anima e anima. Studia violoncello e pedagogia presso la HfM Detmold (Germania) e la HEM de Lausanne (Svizzera). Nel 2013-2015 è primo violoncello di spalla nell’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano esibendosi in alcuni dei più importanti palchi d’Italia. Dal 2013, seguendo la sua passione per il canto, si dedica allo studio del Metodo Funzionale della Voce di Eugen Rabine, sotto la guida di Susanne Eisch (Germania). Esplora le possibilità espressive che offre la combinazione tra voce e violoncello, cantando e suonando simultaneamente. Con il DUOroboros (violoncello cantante e percussioni) rielabora opere del repertorio classico e si dedica alla ricerca di nuovi linguaggi musicali.
Marco Massari nasce musicalmente a Firenze dopo aver seguito lezioni di tamburi a cornice con Gianfranco Narracci. Nel 2004 inizia a suonare con i Kitammorre UFD, formazione folk punk, suonando in vari festival tra cui “Pelago On the Road festival” e in vari contesti della scena musicale fiorentina e non, fino a suonare al Festival du Mediterranée a Marsiglia. Nel 2005 con i Kitammorre UFD ha aperto il concerto di Bobo Rondelli a Firenze e l’anno successivo quello di Alexian Santino Spinelli durante la festa annuale degli Anelli Mancanti. Ha collaborato con vari musicisti dell’area fiorentina e Calabro-Lucana suonando dal 2008 con i Lucanìa (con i quali ha inciso il disco 055), suonando in molti festival di musica popolare tra i più importanti in Italia come Radicazioni, Joggi Avant Folk, La luna e i calanchi e presso Auditoriom Parco della Musica di Roma. Nel 2009 è in concerto al Teatro “la Pergola” con Francesco Cofone e la sua band. Attualmente suona con Trasposizioni acustiche nell’arpa di Viggiano, con cui ha partecipato a vari festival nazionali tra cui Sponz Fest. Continua i suoi studi sui tamburi a cornice con diversi professionisti tra cui Peppe Leone, Emanuele le Pera e Paolo Rossetti Murittu.